Per la versione in corto di Le Temps Revient, ho scelto di catturare un momento di svolta della vita di Desmond, uno scrittore entrato in crisi che cerca disperatamente di ritrovare equilibrio e ispirazione per ultimare il suo libro. Qualcosa è accaduto nella sua vita che ha bloccato tutto, ha fermato il tempo e gli impedisce di ritrovare se stesso e la forza espressiva che l’ha reso famoso.
Desmond comincia a confondere sogno e realtà, i ricordi si accavallano e si confondono nella sua mente fino a non riuscire più a distinguere cosa stia davvero accadendo intorno a lui e cosa invece sia frutto della sua mente e della sua anima tormentata.
Vorrebbe che il tempo potesse riavvolgersi, vorrebbe tornare indietro e cambiare le cose, vorrebbe ritrovare forse un altro se stesso in un'altra realtà, migliore, più semplice, più sua. In questa ricerca anche i personaggi che interagiscono con lui si confondono in un misto di sogno e realtà, ricordi reali e fantasie, fino a farlo scivolare verso una fine ormai inevitabile che viene rimessa in discussione solo all’ultimo minuto. Forse il tempo può davvero ritornare.
Quante volte ci chiediamo e continuiamo a chiederci come sarebbe stata la nostra vita se avessimo compiuto scelte diverse, se arrivati a un bivio cruciale, avessimo imboccato l’altra strada…. Quanto spesso vorremmo poter tornare indietro e riscrivere la nostra storia sapendo tutto quanto sappiamo ora… Come vorremmo che ci fosse data l’opportunità di poter avere una visione limpida dei mondi possibili che si aprirebbero davanti a noi a fronte di una scelta piuttosto che un’altra… E come descrivere l’incredibile sensazione di incontrare persone la cui anima vibra all’unisono con la nostra, persone che sembrano essere sempre state con noi, che abbiamo la sensazione di ritrovare e con cui vorremmo vivere e rivivere ancora e sempre. Queste anime perse lungo l’eterno fluire del tempo sembrano tornare a noi e offrirci nuove possibilità. E’ come se ci cantassero una melodia antica che riconosciamo all’istante e per un attimo ci consentissero di aprire le porte dell’infinito e dimenticare la dimensione lineare del tempo che siamo abituati ad utilizzare. Tutto scorre, ma tutto ritorna. Il tempo non è una freccia che viaggia in un’unica direzione, ma un cerchio infinito.
Nel corto tutto è solo accennato e suggerito, vite passate che si ripresentano, mondi paralleli con altri noi che hanno compiuto scelte diverse, la possibilità che questi mondi interagiscano e lavorino in sinergia, la circolarità del tempo… Tutto questo sarà sviluppato e approfondito e costituirà la struttura portante del lungometraggio che avrà lo stesso titolo.
Desmond comincia a confondere sogno e realtà, i ricordi si accavallano e si confondono nella sua mente fino a non riuscire più a distinguere cosa stia davvero accadendo intorno a lui e cosa invece sia frutto della sua mente e della sua anima tormentata.
Vorrebbe che il tempo potesse riavvolgersi, vorrebbe tornare indietro e cambiare le cose, vorrebbe ritrovare forse un altro se stesso in un'altra realtà, migliore, più semplice, più sua. In questa ricerca anche i personaggi che interagiscono con lui si confondono in un misto di sogno e realtà, ricordi reali e fantasie, fino a farlo scivolare verso una fine ormai inevitabile che viene rimessa in discussione solo all’ultimo minuto. Forse il tempo può davvero ritornare.
Quante volte ci chiediamo e continuiamo a chiederci come sarebbe stata la nostra vita se avessimo compiuto scelte diverse, se arrivati a un bivio cruciale, avessimo imboccato l’altra strada…. Quanto spesso vorremmo poter tornare indietro e riscrivere la nostra storia sapendo tutto quanto sappiamo ora… Come vorremmo che ci fosse data l’opportunità di poter avere una visione limpida dei mondi possibili che si aprirebbero davanti a noi a fronte di una scelta piuttosto che un’altra… E come descrivere l’incredibile sensazione di incontrare persone la cui anima vibra all’unisono con la nostra, persone che sembrano essere sempre state con noi, che abbiamo la sensazione di ritrovare e con cui vorremmo vivere e rivivere ancora e sempre. Queste anime perse lungo l’eterno fluire del tempo sembrano tornare a noi e offrirci nuove possibilità. E’ come se ci cantassero una melodia antica che riconosciamo all’istante e per un attimo ci consentissero di aprire le porte dell’infinito e dimenticare la dimensione lineare del tempo che siamo abituati ad utilizzare. Tutto scorre, ma tutto ritorna. Il tempo non è una freccia che viaggia in un’unica direzione, ma un cerchio infinito.
Nel corto tutto è solo accennato e suggerito, vite passate che si ripresentano, mondi paralleli con altri noi che hanno compiuto scelte diverse, la possibilità che questi mondi interagiscano e lavorino in sinergia, la circolarità del tempo… Tutto questo sarà sviluppato e approfondito e costituirà la struttura portante del lungometraggio che avrà lo stesso titolo.